Il Paleo ha fatto la storia di Bolgheri. Nato nel 1992, da classico taglio bordolese si è trasformato in Cabernet Franc in purezza dal 2001. La versione 2013, né carica o goffa, grazie ad una bella evoluzione, non alza mai la voce, mantenendosi ben bilanciata e non priva di reattività. Al naso, i frutti di bosco fanno da apripista, seguiti da tocchi di pepe, tabacco, grafite e cacao, con lampi erbacei a chiudere il cerchio. In bocca, il sorso è corposo ed energico nella trama tannica, lungo e intenso nella persistenza. La storia di questa cantina bolgherese comincia nel 1983, collocandosi tra le realtà pioniere dell’areale, grazie all’intuizione del suo fondatore Eugenio Campolmi. Oggi la moglie Cinzia Merli, insieme ai figli Elia e Mattia, ne prosegue il cammino, se possibile, ancora in modo più consapevole e determinato attraverso un’azienda che conta su 27 ettari a vigneto per 165.000 bottiglie annue. Non mancano nel portafoglio aziendale anche altre etichette “cult”: dal Messorio, Merlot in purezza, nato nel 1994, allo Scrio, Syrah in purezza, anch’esso nato nel 1994, con il Bolgheri Rosso, arrivato nel 2004, a svolgere il ruolo di “second vin”.
(are)
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