Il recente progetto enologico, avviato nel 2016, di Luca Marenco, diploma di agro-tecnico in tasca e l’entusiasmo dei suoi poco più che trenta anni, ruota tutt’attorno al rinnovo delle vigne di famiglia, da sempre coltivate per il conferimento delle uve a terzi, dopo che i genitori sono andati a vivere a Torino. Un vero e proprio ritorno alla terra di origine ha portato Luca a pensarsi viticoltore, con i primi esperimenti vinificati in una struttura di un amico di Monforte e poi la costruzione della sua cantina accanto all’abitazione. 10 gli ettari a vigneto distribuiti tra i comuni di Novello e Barolo, con alcuni appezzamenti a Farigliano, Narzole e Castiglione Tinella, da cui si ricavano attualmente 30.000 bottiglie, che comprendono anche un bianco da uve locali Nascetta. Idee già chiare per questo giovane produttore: legno (grande) poco e solo per il Barolo e per tutti gli altri vini acciaio come unica strada per la maturazione. Il Barolo La Volta 2018 possiede profumi ben scanditi tra piccoli frutti rossi, tocchi mentolati e lievi cenni pepati. Snella e ben profilata la bocca, dal sorso ritmato e gustoso, che termina in un finale profondo e speziato.
(fp)
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