Michele Satta, uno dei pionieri di Bolgheri, arriva in Toscana nel 1974 prendendo in affitto i suoi primi vigneti, da cui escono le etichette della vendemmia 1983. Pianta la prima vigna nel 1991 ed oggi la sua azienda conta su 20 ettari per una produzione media di 150.000 bottiglie. Il Bolgheri Superiore Piastraia 2020 è intenso al naso, con riconoscimenti di frutti di rovo scuri e amarena, sottobosco autunnale, radice di liquirizia e sale marino. In bocca il sorso è di grande spessore, ma scorre fresco e nervoso, con tannini ben estratti e saldamente ancorati ad un frutto maturo e succoso, terminando in un finale ancora fruttato e rinfrescato da una vena balsamica.
(are)
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