Ha segnato una svolta storica dell’azienda di Valdobbiadene, quella del passaggio generazionale. “Il primo vino che ho fatto da solo, dopo la morte di papà che era un personaggio molto noto e stimato - ricorda Primo Franco. I suoi vini erano in carta da Gualtiero Marchesi e nel 1978 erano già distribuiti da Meregalli”. Forse per desiderio di emancipazione, Primo punta su un prodotto accurato e pieno: uva diraspata, solo mosto fiore e dosaggio tra 28 e 30 grammi/litro. Mette il suo nome in etichetta, dichiara il millesimo e chiude con la graffa e non con la gabbietta. Marca la differenza e consolida il successo di azienda e denominazione. Primo Franco dry 1999, prima annata 1983, fonda la sua longevità sulle caratteristiche delle uve - da vigneti collinari in pendenza esposti a nord - di bell’acidità e sostanza e sul dosaggio elevato che protegge dalle ossidazioni. Brillante, riflessi dorati e bella corona di schiuma finissima. Al naso complesso: fiori secchi frutta gialla disidratata e un accenno minerale e di idrocarburi. In bocca bella acidità, piacevole sapidità e morbidezza finale con note di albicocca secca e uva passa.
(Clementina Palese)
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