In omaggio alla straordinaria vocazione e alla storia di Cannubi, uno dei Cru più antichi d’Italia, l’azienda Michele Chiarlo ha dato vita alla sua versione Riserva, per la prima volta in commercio con l’annata 2016, sen’altro una delle più grandi del Nuovo Millennio. La porzione di proprietà aziendale in questo vigneto - estesa per un ettaro e fortemente voluta nel 1989 da Michele Chiarlo, purtroppo recentemente scomparso - si trova nel cuore del Cru, nei pressi del “ciabot”, ovvero l’antico capanno di Cannubi. Collocata nella parte rivolta verso Barolo, con esposizione sud-est e sud-ovest e terreni che incrociano le Marne di Sant’Agata fossili e gli affioramenti di Arenarie di Diano, la particella è coltivata con ceppi di Nebbiolo piantati in epoche diversa (1958-1990). Fermentato in tini di rovere e affinato per sei anni (3 in legno e 3 in bottiglia), il Cannubi Riserva 2016 profuma di piccoli frutti rossi, con tocchi di rosa appassita, liquirizia e rabarbaro su speziatura di sottofondo. In bocca il vino possiede articolazione, vitalità e ritmo, scandito da tannini definiti e spiccata fragranza acida, terminando lungo e ancora fruttato e speziato.
(fp)
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