A partire dagli anni Trenta del secolo scorso e passando da Riccardo a Bruno e poi Marcello - che ha acquistato i vigneti e ha iniziato l’imbottigliamento - per arrivare ad Alessandro, che sta oggi guardando ad un più stretto rapporto con l’ambiente, la famiglia Ceretto è una delle dinastie di riferimento del Piemonte enoico con 160 ettari a vigneto tra Langhe e Roero, da cui ricava 900.000 bottiglie. Il Barolo Bussia 2020 si apre al naso elegante e discreto, tra sentori di rosa appassita, ribes, ciliegia sotto spirito, aghi di pino, cuoio e spezie. La bocca è tesa e di buon peso, ben bilanciata tra progressione acida e tannini fitti, per un finale balsamico di buona lunghezza.
(are)
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