Stefano Antonucci è un personaggio visionario ed eclettico, e in fatto di Verdicchio dice decisamente la sua. Lo stile delle etichette aziendali incrocia un equilibrio immediato ad una certa originalità, rispecchiata da una cantina, Santa Barbara, dove gli affinamenti sono effettuati in barrique e tonneau. 40 gli ettari vitati, per una produzione media di 1 milione di bottiglie. Il suo Tardo ma non Tardivo conferma la sua armoniosa fattura anche nella versione 2020. Affascinante il suo caleidoscopico profilo olfattivo che spazia dalla frutta esotica agli agrumi, con tocchi leggeri di zafferano. Ampio e appagante il sorso, morbido e fresco al tempo stesso, termina in un finale lungo e fragrante.
(are)
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