A fondare la cantina con sede a Breganze - attualmente formata da 35 ettari a vigneto, piantati con un’ampia combinazione tra vitigni locali e internazionali, che producono 600.000 bottiglie - fu Giovanni Maculan nel 1947, cominciando a vendere vino sfuso a terzi. Ma a condurre la rivoluzione qualitativa definitiva fu il figlio Fausto Maculan, a partire dal 1973, oggi ancora alla guida dell’azienda insieme alle figlie Maria Vittoria e Angela, distinguendosi per la propria produzione rossista, con etichette quali il “Fratta” (Cabernet Sauvignon e Merlot nato nel 1977). Ad affiancare l’innovazione enoica aziendale anche la tradizione. Maculan, infatti, si concentrò fin da subito sulla produzione di vini dolci, valorizzando l’antica tradizione produttiva del proprio territorio, cioè quella dell’appassimento, con vini come il Torcolato (Vespaiola in purezza), il Dindarello (Moscato in purezza), il Madoro (a base di Marzemina e Cabernet Sauvignon) e l’Acininobili (Vespaiola in purezza). Quest’ultimo, ottenuto da uve botritizzate e maturato per 2 anni in barrique, nella versione 2019 si mostra di colore giallo oro dai riflessi ambrati. Al naso i profumi rimandano ai fiori leggermente appassiti, al cedro candito, alla pesca, al miele, alle erbe aromatiche e alle spezie. In bocca il sorso è opulento, dolce ma senza scadere nello stucchevole, chiudendo con un lungo finale ancora su note speziate.
(are)
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