
“Momenti di calo dei consumi ci sono sempre stati, quando c’è instabilità, successe anche con la guerra in Iraq. Sono scesi i consumi, ma anche la produzione. Non vuol dire che vada tutto bene, ma per chi fa qualità c’è posto, si consumano ancora più di 220 milioni di ettolitri di vino nel mondo. Il vino di qualità? Per me è quello fatto per invecchiare, da bere al momento giusto. Il terroir e l’identità restano fondamentali. E spesso con le Igt, si fanno vini più buoni ed espressivi di quelli prodotti secondo i disciplinari delle Denominazioni”
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