La cantina dell’Abbazia di Novacella, situata al centro della Valle Isarco, è realtà tra le più dinamiche del panorama enoico altoatesino, con molti vini capaci di sbaragliare qualsiasi concorrenza sul fronte del rapporto qualità-prezzo (a vari livelli e su differenti fasce di mercato). 30 gli ettari vitati di proprietà - distribuiti tra la Valle Isarco dove sono allevate le varietà a bacca bianca e quelli che crescono nelle colline attorno a Bolzano, destinati a Schiava e Lagrein, con il Pinot Nero coltivato invece a Cornaiano - a cui si aggiungono, come da tradizione altoatesina, quelli di molti piccoli vignaioli conferitori, da cui si ottengono 900.000 bottiglie annue. Per un portafoglio etichette senza punti deboli, composto da prodotti di esecuzione tecnicamente impeccabile e dalla confortante costanza qualitativa. La linea “Praepositus” rappresenta la punta di diamante dell’offerta dell’Abbazia di Novacella e il Kerner - vitigno frutto dell’incrocio tra Schiava Grossa (Trollinger) e Riesling effettuato per la prima volta in Germania nel 1929 - oggetto del nostro assaggio, ne è senz’altro un esempio significativo. L’annata 2023 di Kerner Praepositus, possiede colore giallo paglierino chiaro e brillante. I profumi rimandano alla pesca, all’albicocca, all’arancia, e ai fiori di sambuco. In bocca il sorso è succoso e dallo sviluppo continuo, terminando in un finale intenso, ancora su toni fruttati.
(fp)
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