È un vino grazioso, intenso e bilanciato, il Vigna La Casina Riserva 2020 di Casina di Cornia. Profuma di fiori rossi appassiti, amarene sotto spirito e macchia mediterranea; se ne percepisce il calore già al naso, insieme ad una certa profondità che però non vira su tonalità scure o evolute. Il sorso ha buona aderenza: risoluta in esordio, lascia spazio alla sapidità e ad una freschezza citrina in seconda battuta, dando loro supporto persistente. L’apporto alcolico è deciso ma non eccessivo: rende il sorso morbido e piccante, distribuendo sapori di ciliegia, sottobosco, pepe e violetta. Questa etichetta è il risultato delle piante di Sangiovese più vecchie dell’azienda, piantate nel 1983, e di una fermentazione spontanea con successiva macerazione di 40 giorni; il vino poi resta in parte nel cemento ad affinare e in parte in tonneaux di rovere di slavonia per oltre un anno, mentre torna in cemento dopo l’assemblaggio per ulteriori 3 anni. Insieme al Chianti Classico annata, altri due rossi, un bianco e un rosato, compone una produzione media di 26000 bottiglie all’anno, che ha avuto origine nel lontano 1978, quando Antoine e Francine Luginbühl ristrutturarono un rudere a Castellina in Chianti. A gestione biologica fin dagli esordi, l’azienda ottiene la certificazione europea nel 1991 mentre nel 2015 passa ai figli Julien e Anselmo, che oggi gestiscono 25 ettari di bosco, olivi (250 piante), seminativo e vigna.
(ns)
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