La prima annata del Giulio Ferrari Riserva del Fondatore, Chardonnay in purezza, arriva nel 1972. Ad affiancarlo, prima annata 2006, il Giulio Ferrari Rosé (Pinot Nero e Chardonnay). Con una versione “estrema” il Giulio Ferrari Collezione, prima annata 1995, che esce dopo almeno 18 anni di affinamento sui lieviti. È questo il trittico d’eccellenza che, senza fare inutili giri di parole, ha imposto il marchio trentino tra i “must have” della spumantistica mondiale. Tornando al vino oggetto del nostro assaggio, il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2015, si mostra di colore rosa salmone dai riflessi ramati, ad anticipare profumi di rosa, piccoli frutti rossi, spezie e pane appena sfornato. In bocca il sorso è intenso e fragrante, con la carbonica che ben scandisce una progressione sapida e gustosa, terminando in un finale lungo e ancora dai toni speziati. L’azienda Giulio Ferrari, nata nel 1902, è il centro della tradizione spumantistica italiana, riuscendo però a proiettarsi decisamente anche in una dimensione altra, al fianco delle più prestigiose maison dello Champagne. Questo, soprattutto, per merito della famiglia Lunelli, che a Trento dispone oggi di 133 ettari di vigneto per una produzione di 6.000.000 di bottiglie a cui si aggiungono anche significative realtà enologiche fuori dai confini trentini: la toscana Tenuta Podernuovo, l’umbra Tenuta Castelbuono e la veneta Bisol.
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