Riconosciuto come uno dei leader della complessa vitienologia valdostana, Giorgio Anselmet non smette di impressionare per il livello generale dei suoi vini e per la voglia di sperimentare. In uno scenario da sogno, praticamente sul Parco del Gran Paradiso, gli impervi vigneti (neppure 4 ettari!) sostenuti dai muri a secco, regalano uve e vini del tutto peculiari e caratteristici. Il Monrosè ci è piaciuto per i profumi di rosa e ciliegia, ma soprattutto per un palato saporito (quasi salato), di buonissima profondità. Intendiamoci, si tratta di un vino non impegnativo, ma proprio questo carattere ne fa una scelta divertente e piacevole.
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