Quando si ha una cantina con tante bottiglie, il rischio di perderne di vista qualcuna e far passare inesorabilmente il tempo in cui è bene stapparla è davvero grande. Un vero peccato, perché non tutti i vini (anzi semmai è vero il contrario) possono invecchiare per lunghi anni. La nostra “cantina di lavoro” non fa eccezione, dunque non è raro vederci passeggiare davanti agli scaffali dove sono coricate le bottiglie, al fine di controllare se qualcuna di esse è arrivata al punto in cui è bene stapparla. Per verificarne lo stato di forma e la tenuta. Stavolta è toccato ad una bella versione di Korem, nota etichetta sarda del ricco portafoglio Argiolas: la 1997. A quindici anni dalla vendemmia questo rosso dimostra di essere ancora buono anche se mostra una fascinosa curva evolutiva , con decisi cenni terziari. E’ la macchia mediterranea, tuttavia, a dominare la scena olfattiva, accompagnata da intense note di cuoio e tabacco biondo. La bocca segue con coerenza questo schema aromatico, seduce con toni caldi e dolci ma trova equilibrio grazie alla parte più fresca e dura, ancora viva, brillante, di una certa energia.
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