Luigi Baldi è un giovane agricoltore siciliano che lavora la sua terra nell’azienda Arkania, nei pressi di Marianopoli, che fa parte del consorzio comunale di Caltanissetta. La sua coltivazione specializzata è quella dello zafferano puro in stigmi. La raffinata spezia che si ottiene dagli stigmi del fiore del “Crocus sativus”. Gli stigmi vengono raccolti e fatti seccare per essere usati principalmente in cucina, come condimento e colorante. Lo zafferano, annoverato tra le spezie più costose del mondo, fu coltivato per la prima volta in Grecia. Il termine zafferano è attestato nella lingua italiana dal XIV secolo e deriva dall’arabo “zaʿfarān”, termine indicante il croco. La parola è giunta alla lingua italiana attraverso la forma del latino medioevale “safaranum”. L’aroma dello zafferano e l’odore simile al fieno dai tocchi iodati sono dovuti alle molecole di picrocrocina e safranale. Contiene anche un pigmento colorante carotenoide, la crocina, che dà la caratteristica tonalità giallo-dorata ai piatti in cui è impiegato.
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