Vini che propongono una rilettura in una chiave contemporanea, ma non banale, di un classico. Questo il senso del progetto “Bertani Cru” di Valpolicella (che comprende due etichette ottenute da due distinti vigneti della Tenuta Novare, il Classico Le Miniere e il Superiore Ognisanti), per liberare il rosso veronese dalla gabbia dell’appassimento. Un metodo tradizionale di vinificazione, che fa parte senz’altro della storia enoica locale, ma enologicamente limitante se l’obbiettivo è quello di rendere più nitida e coerente l’espressione dei vitigni e del “genus loci”. Un’esigenza sempre più necessaria, per ricollocare vini forse di concezione troppa antica su un piano più elevato. L’operazione parte da un marchio certamente legatissimo alla tradizione, ma al contempo dalla cifra stilistica mai caricaturale o eccessiva, che, se mai, ha sempre ricercato complessità ed equilibrio nei suoi vini. Ecco allora il Valpolicella Le Miniere 2019 dai tratti aromatici fragranti di ciliegia, mirtillo, fragola e lampone, con cenni di pepe a rifinitura. In bocca, il sorso è tonico, sapido e vivace con rimandi balsamici e tocchi gessosi nel finale.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024