Quella dei Canalicchi, giusto ai piedi della collina di Montalcino che guarda Siena, è una delle zone più conosciute del versante nord della denominazione. Una zona più fresca rispetto a quella meridionale, e capace di dare vini eleganti e verticali, almeno nelle annate più felici. In questo contesto la realtà di Franco Pacenti (che senza fraintendimenti prende il nome di Canalicchio) è tra le più affermate. I vigneti, suddivisi in sei appezzamenti, sono esposti a nord-est ad un’altitudine media di 300 metri. Non potevamo farci sfuggire l’occasione golosa di testare un vino come questo in un’annata torrida come la 2003. Il risultato è stato pari alle attese. Certo i segni di evoluzione ci sono e l’annata calda si sente, specie sul piano della brillantezza aromatica. Nonostante questo il vino regge bene, non ci sono segni di surmaturazione e l’iniziale riduzione si trasforma ben presto in un caldo abbraccio terroso e speziato. Un vino umorale, dai ricordi di fiori secchi e tabacco, e un tannino che solo in parte tradisce le difficoltà del millesimo.
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