La storia di questa bella realtà comincia nel 1930 e vede protagonisti, ai tempi, diciotto viticoltori di Santa Maddalena, Santa Giustina e Coste decisi a valorizzare le proprie uve, in particolare Schiava e Lagrein, usati per produrre il vino Santa Maddalena. Oggi l’Huck Am Bach è un riferimento per la denominazione e per le varietà impiegate, costituendo una specie di tappa obbligata per chi voglia percorrere l'enologia altoatesina: le uve crescono ad un’altezza che arriva a 500 metri mentre il vino matura in botti di rovere. La versione 2011 ha ancora importanti profumi vinosi, di fragoline di bosco e ribes rosso. Gradevole al palato, non è un mostro di complessità ma vanta grande piacevolezza e una bevibilità davvero da primato.
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