02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
LA GRIFFE

Cantina Santadi, Doc Carignano del Sulcis Superiore Terre Brune

Su i Quaderni di WineNews
Vendemmia: 2013
Uvaggio: Carignano, Bovaleddu
Bottiglie prodotte: 60.000
Prezzo allo scaffale: € 43,00 - 45,00
Proprietà: Cantina Santadi
Enologo: M. Santarelli, U. Trombelli

La storia di Santadi racconta più di tante parole l’importanza di questa cantina nel percorso di crescita del vino sardo e italiano. Una storia che nasce come tante, quasi sessanta anni fa (era il 1960), dallo spirito pionieristico di un gruppo di vignaioli, decisi a cooperare per mettere a frutto il proprio lavoro. I primi anni servono a rodare una macchina complessa e vedono la produzione e vendita di solo vino sfuso, mentre le prime bottiglie commercializzate con una certa determinazione arrivano intorno agli anni Ottanta. Anni in cui in cantina era già in atto la svolta decisiva, visto che il presidente era già Antonello Pilloni e che il gruppo dirigente di allora aveva chiamato un enologo di grido quale Giacomo Tachis. Questi gli albori, che non sono comunque visti con nostalgia in casa Santadi che oggi è diretta da Raffaele Cani, dato che quegli anni sono stati la base su cui costruire i successi futuri e consolidare sempre di più un marchio che i consumatori e gli appassionati di lunga militanza hanno cominciato ben presto ad apprezzare. Tra i tanti vini “sfornati” in questi lunghi cinquantotto anni, più di ogni altro il Terre Brune è quello che rappresenta l’ambizione del progetto e incarna la filosofia della cantina. Non un vino scorciatoia, intanto, ma un prodotto che nasce da antichi vigneti dell’area meridionale del Sulcis, allevati ad alberello e ancora a piede franco, impiantati su terreni piuttosto sciolti, sabbiosi e calcarei, e cioè i super-territoriali Carignano e Bovaleddu. A pensarci bene, solo i metodi di vinificazione e affinamento hanno rappresentato uno strappo deciso col passato della zona, specie per l’utilizzo delle barrique. Non scopriamo niente nel raccontare la portata di questo vino, ma ci fa comunque piacere riconfermare le nostre impressioni assaggio dopo assaggio, anche a distanza di anni dall’inizio del progetto. I profumi di questo 2013 sono subito complessi e amalgamano bene le note tostate con quelle dl frutto, turgido e carnoso. Ricordano la prugna e la ciliegia matura e sono contornati da un affascinate spettro di erbe aromatiche e bacche. Ha un sorso pieno e avvolgente, caldo senza eccessi, e un lungo finale su note di cioccolato.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli