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LA GRIFFE

Case Basse Docg Brunello di Montalcino Riserva 1999

Su i Quaderni di WineNews
Vendemmia: 1999
Uvaggio: Sangiovese
Bottiglie prodotte: 15.000
Prezzo allo scaffale: € 165,00 - 170,00
Proprietà: Gianfranco Soldera
Enologo: Gianfranco Soldera

Incontro col vino a parte, una passeggiata nel giardino che avvolge la residenza dei Soldera e l’azienda Case Basse è forse il viatico migliore per calarsi appieno in questa realtà straordinaria, respirarne la filosofia, apprezzarne l’incedere quotidiano e scrupoloso. Un parco dove la signora Graziella, moglie di Gianfranco, colleziona rose antiche, coltiva arbusti perenni, bulbose rarissime, piante di ogni genere. Per non dire del sottobosco, il giardino bianco tanto amato dagli impollinatori notturni, il piccolo stagno che crea e conserva la vita. Il tutto in una cornice di ulivi, cipressi, querce centenarie e macchia mediterranea. E’ l’amore, la sensibilità e il rispetto per la natura la chiave di lettura per avvicinarsi a Case Basse. Qui si inseriscono alla perfezione le vigne di Sangiovese, con Intistieti fiore all’occhiello, che dimorano su terreni collinari di origine oceanica a più di 300 metri d’altezza. I metodi biologici e naturali, che mettono al bando concimi chimici e diserbanti, permettono di ottenere uve e vini autentici, affinati in grandi botti di rovere di Slavonia e successivamente in bottiglia, anche per più di un anno. Dalla nuova cantina sotterranea escono ogni anno circa 15.000 bottiglie firmate Soldera, ognuna figlia della sua stagione ma legate tra loro da un’impostazione stilistica estremamente riconoscibile. Millesimi mitici, oggetto di culto per migliaia di appassionati, tra i quali va senz’altro inserito il Brunello 1999. Una grande annata a Montalcino che regala un colore compatto e luminoso, sensazioni olfattive che crescono, si amplificano e si trasformano col passare dei minuti fino a sorprendere per eleganza, complessità e integrazione di tutte le sue sfumature: dal frutto rosso, turgido e largo, alla diffusa sensazione minerale e di sottobosco. Al palato mostra tutta la sua scalpitante gioventù mentre incanta per ampiezza, sapore e infinita progressione. Ancora serrato e rigido, promette di essere grandissimo per molti anni a venire, affiancando le numerose meraviglie del passato (che abbiamo potuto incontrare in parte, in una straordinaria verticale insieme a Gianfranco Soldera e alla figlia Monica) e già annunciando quelle sicure di domani.

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