Uso di uve internazionali, estrazioni forzate, massicce iniezioni di rovere: è questa, in sintesi, la ricetta dello stile cosiddetto “moderno”. Una ricetta che non appartiene ai vini di Ama, decisa, anzi, a mantenersi fedele al territorio chiantigiano. I vigneti a 500 metri d’altezza di media fanno il resto, donando ai vini coerenza e tipicità. Il risultato è condensato nello stile del Chianti Classico, ma anche nella Gran Selezione San Lorenzo, probabilmente la più centrata. La versione 2016 ha profumi classici, che spaziano dalle nuance di viola a quelle di ciliegia, fino a qualche cenno speziato a dare complessità. La bocca è magistrale per armonia e articolazione.
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