Il nome di questa realtà ormai ben consolidata nel panorama della spumantistica made in Italy, si ricollega ad un antico matrimonio, celebrato nel 1673, fra Livia Teresa Cesarini e Federico Sforza di Santa Fiora da cui nacque il casato dei Cesarini Sforza. È raccogliendo questa antica eredità che Lamberto Cesarini Sforza, nel 1974, fondò, assieme ad un ristretto gruppo di amici, l’omonima azienda vinicola con l’obiettivo di produrre spumanti che sapessero imporsi non solo tra i produttori trentini, ma anche sulla scena nazionale e internazionale. Con quasi cinquanta anni di esperienza nella spumantistica Cesarini Sforza, oggi passata nell’orbita del colosso trentino Cavit (che già vanta un altro simbolo degli spumanti d’alta quota, vale a dire Altemasi), è stata tra le prime cantine a scommettere sul patrimonio viticolo della Regione e sul potenziale delle bollicine di montagna. L’azienda con sede a Trento mette sul mercato una produzione di 1.500.000 bottiglie, ottenute dalle uve provenienti da Meano e Cortesano nella Valle di Cembra, da Sorni e Pressano, con i vigneti posti proprio sopra la città di Trento e le colline di Besagno, con alcune delle sue Cuvée stabilmente tra le più significative prodotte a ridosso delle Dolomiti. Senza girarci intorno, un rappresentante di assoluto rilievo del Trento Doc, denominazione che con sempre maggiore consapevolezza svolge un ruolo fondamentale nella spumantistica italiana con rifermentazione in bottiglia, anche approfittando di un trend che vede le bollicine tricolore sempre più ambite nei mercati internazionali. Articolato il portafoglio etichette aziendale, che vede il Cesarini Sforza Le Premier (Chardonnay in purezza maturato 24 mesi sui lieviti), il Cesarini Sforza Le Premier Brut Rosé (Chardonnay e Pinot Nero, maturato sui lieviti per 24 mesi), il Cesarini Sforza Brut (Chardonnay in purezza con permanenza sui lieviti di almeno 24 mesi), il Cesarini Sforza Brut Rosé (Chardonnay e Pinot Nero con permanenza sui lieviti di almeno 24 mesi), il 1673 Riserva (da uve Chardonnay in purezza, con permanenza sui lieviti di 60 mesi), il 1673 Rosé (da uve Chardonnay e Pinot Nero con permanenza sui lieviti di 60 mesi), il Noir Nature 1673 (Pinot Nero in purezza da 48 mesi sur lie), il Tridentum Brut (Chardonnay e Pinot Nero, 48 mesi sui lieviti) e al top assoluto l’Aquila Reale Riserva (Chardonnay in purezza sur lie per 90 mesi). La versione 2010, il cui vino base matura per il 50% in barrique prima della lunga rifermentazione in bottiglia, profuma di frutta candita e crosta di pane con leggeri tocchi affumicati, ad anticipare uno sviluppo gustativo ricco, avvolgente, fragrante e ben contrastato. Un vino elegante, armonico e dal bellissimo finale lungo.
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