Le origini della Ciacci Piccolomini d’Aragona risalgono al XVII secolo. Parliamo dunque di una realtà storica, tramandata nel tempo, capace di esaltare e valorizzare il terroir di Montalcino del quadrante meridionale. Siamo infatti nei pressi di Castelnuovo dell’Abate, in una sottozona particolarmente vocata, non lontano dal fiume Orcia e riparata dal Monte Amiata. Un luogo dunque più caldo e temperato nel contesto della denominazione, troppo spesso pensata come un semplice unicum. Il millesimo 2009 dona dunque solarità al Brunello, che infatti presenta toni fruttati intensi, sensazioni di lieve confettura, prugne e cioccolato. Palato altrettanto ricco, denso, di bell’abbraccio alcolico.
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