Michel Rolland è un personaggio fuori dagli schemi e questo è uno dei pochi assunti che mette d’accordo estimatori e critici del suo modo di intendere il vino. Quello che l’enologo francese ha realizzato, soprattutto in Argentina e in Cile, ha però davvero dell’incredibile: dalle classiche consulenze alla stesura di vere e proprie guide sulle realtà vitivinicole del continente, fino a progetti imprenditoriali in prima persona. Clos de Los Siete è uno di questi, frutto della proiezione “visionaria” di Rolland e del coinvolgimento di investitori francesi (sette in tutto e legati al mondo degli Chateaux di Bordeaux). L’azienda si trova a Vista Flores, ai piedi della cordigliera delle Ande, a sud di Mendoza, e comprende 850 ettari di vigneto ad un’altitudine che va dai 1.000 ai 1.200 metri. Il primo vino del “Clos” nasce con la vendemmia 2002, da un assemblaggio tra la varietà principe dell’Argentina (Malbech) e altre del panorama ampelografico francese. Un vino dai profumi intensi: frutti neri, spezie e tostature. Rotondo e concentrato al palato, è un vino di fattura impeccabile, anche se non emozionante.
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