Col d’Orcia, 142 ettari a vigneto nel versante sud di Montalcino, è dimensionalmente piuttosto insolita per il territorio. Di proprietà della famiglia Marone Cinzano fin dal 1973, dal 2010 a conduzione biologica e da quest'anno in conversione biodinamica, è stata capace di guadagnarsi un posto di primaria importanza nel ricco panorama della denominazione, grazie soprattutto a scelte stilistiche sobrie e rigorose. Questo approccio si ritrova anche nel Brunello “base”, un vino in tiratura non proprio ridotta, ma capace con continuità di porsi tra i migliori. La versione 2013 è un vino compiuto e leggibile, articolato nei profumi così come slanciato e gustoso al palato.
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