Collavini, appunto. Sembra un classico esempio di "nomen omen" quello che scandisce la storia di uno dei più antichi casati italiani del vino, tanto che la sua vicenda enologica inizia a fine Ottocento con le imprese del fondatore Eugenio. Tante le svolte storiche, ma un anno decisivo per lo sviluppo dell’azienda è certamente il 1966, quando la cantina viene trasferita a Corno di Rosazzo, con l’acquisto del prestigioso castello dei conti Zucco di Cuccanea. Il bianco Broy è piuttosto particolare: ricco, solare, maturo e denso al palato, quanto intensamente profumato, vede parte delle uve (Friulano e Chardonnay) lasciate ad appassire nei fruttai dopo la raccolta, mentre le altre (Sauvignon) subiscono una leggera macerazione sulle bucce.
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