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LA GRIFFE

Domaine Gauby Aoc Côtes du Roussillon Villages Vieilles Vignes Rouge

Su i Quaderni di WineNews
Vendemmia: 2008
Uvaggio: Grenache, Mourvedre, Carignan, Syrah
Bottiglie prodotte: 18.000
Prezzo allo scaffale: € 30,00 - 35,00
Proprietà: Gérad Gauby
Enologo: Gérad Gauby

Per chi ha dimestichezza con la “Guide de référence de la Revue du Vin de France”, tra le più importanti pubblicazioni di critica enologica del mondo, non suonerà nuova la considerazione che, tra tutte le aziende classificate con Tre stelle (il punteggio più alto possibile attribuito ad una cantina), sono davvero poche quelle che non appartengono ai distretti mitici del vino transalpino come Bordeaux, Borgogna, Champagne, Valle del Rodano e pochi altri. Ecco perché ha un valore ancor più rilevante il massimo riconoscimento guadagnato dal Domaine Gauby, che dal punto di vista della denominazione appartiene alla poco nobile Côtes du Roussillon Villages. Certo i distinguo non mancano, e dal punto di vista del terroir quello della zona non ha davvero nulla da invidiare ai più blasonati, ma è anche vero che molta della fortuna di questa strepitosa azienda è stata costruita in casa, grazie alla cura maniacale del suo artefice Gérad Gauby, ben assistito oggi dal figlio Lionel. L’azienda si trova a due passi dalla cittadina di Calce, più o meno a una ventina di chilometri da Perpignan, e vanta 45 ettari di vigna suddivisi in numerosissime parcelle, su suoli che offrono una bella varietà dei caratteri tipici della zona, prevalentemente calcarei e scistosi. Il lavoro maniacale della famiglia Gauby, che rifiuta l’utilizzo di prodotti chimici e di sintesi, regala vini di eccezionale portata, sia sulle punte (il bianco Coume Gineste e il rosso Mountada, da vigne piantate alla fine dell’800, sono capolavori assoluti che non sfigurano di fronte a nessun grande vino gli si metta accanto) che sui prodotti di fascia media (si fa per dire!). Ecco allora che il Vielles Vignes Rouge ‘08, da uve Grenache, Mourvedre, Carignan e Syrah è già un rosso di gran classe, che si affaccia nel bicchiere con timidi cenni riduttivi per poi dispiegare la sua forza con durezza e avvolgenza. Le note vanno dalla ciliegia nera alla lavanda, dall’arancia verde alle nuance balsamiche, fino a coinvolgenti cenni di spezie e pepe verde. Un rosso dritto, ancora molto giovane, a tratti addirittura scostante eppure in grado di rapire. Come solo le bellezze più autentiche e rare sanno fare.

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