Il Montiano 1994, firmato da Riccardo Cotarella, il primo uscito se si esclude l’esperimento dell’anno precedente, è un grande rosso! Detta così potrebbe sembrare una mezza banalità, perfino un’affermazione scontata. Pensate però che cosa ha significato in quegli anni l’invenzione, perché di invenzione si deve parlare, di questo Merlot in purezza per l’enologia italiana. Un rosso prodotto a Montefiascone, un territorio, dal punto di vista vitivinicolo, passato alle cronache soltanto per bianchi di scarso interesse, che si è rivelato cavallo di razza in grado di sfidare i grandi del pianeta e di spuntare punteggi stellari dai guru della critica specializzata di mezzo mondo. Insomma, una specie di miracolo. A tredici anni di distanza, nonostante le difficoltà degli esordi e gli aggiustamenti di tiro che ne hanno segnato la storia successiva, quel rosso avveniristico dimostra di che pasta è fatto: frutta rossa e nera in evidenza su una trama elegantemente mentolata e tocchi di noce moscata. Bocca ricca ma distesa, lunga, di buonissima intensità su note di ribes nero.
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