Il gòto è il bicchiere senza stelo per farsi un'"ombra" di vino in Veneto. Zero fisime da degustazione, ma sorsi da mandar giù senza far roteare il calice. Questa è l'ispirazione alla base del "litrozzo" di Filippo Filippi che ha chiamato proprio Vindagoti una Gargenega in purezza che è franca fin dalla bottiglia: trasparente, tappo a vite ed etichetta scritta con una calligrafia manuale. L'azienda è a Castelcerino una delle zone più vocate per i migliori Soave e il Vindagoti, pur nascendo come un vino semplice, ha una sorta di "cru" dedicato, il Calprea. Colore oro luminosissimo, bella frutta matura e una nota "vulcanica" intensa. Serietà ma anche gioia in questa beva.
(Francesca Ciancio)
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