La più grande annata forse mai prodotta di questo rosso dell’Etna. Merita il proscenio, il ’14 di San Lorenzo, vibrante anima della contrada (ma voi non perdetevi i millesimi successivi, specie il ’17 quando vedrà la luce, già intrigante e largo al gusto nei test in anteprima). I Russo lavorano in biologico, prova insieme di coraggio e realismo (come non provarci in quel “parco enoico” che è l’Etna?), affinano il vino in tonneau e barrique dopo la fermentazione e un contatto con le bucce inferiore alle due settimane. Fiore macerato, spezia e frutta rossa marcano il bouquet. Ma è la lunghezza straordinaria e la grana fine e tesa che ne fanno un sorso indimenticabile.
(Antonio Paolini)
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