Quintarelli è uno dei nomi più esclusivi del vino italiano, e tra i pochi a vantare una chiara fama anche a livello internazionale. Un mito, insomma, che dal Veneto, e più precisamente da Negrar, ha saputo travalicare i confini regionali (prima) e nazionali (poi), attestandosi tra le aziende più ricercate del v
Vecchio Continente (specie sul mercato nordamericano). Una reputazione costruita passo dopo passo, a partire da una manciata di ettari di vigneto, un numero di bottiglie quasi confidenziale e prezzi adeguati alla rarità e all’eccellenza dei prodotti. Le piante crescono su suoli vulcanici, di origine marina, dunque con grande presenza fossile. I vini vengono messi in commercio solo nelle annate ritenute eccellenti, tanto che trovare in giro una bottiglia di Recioto è davvero un’impresa. Noi abbiamo riassaggiato il Valpolicella Classico Superiore 1997. Un vino completo e complesso, anche se piuttosto avanti nel grado evolutivo. I profumi spaziano dal tabacco al cuoio ai fiori secchi, fino a decise note di frutta in confettura, mentre il palato è ricco, anche se non più così vibrante ed energico.
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