È proprio vero che i progetti visionari non invecchiano mai. Non si spiegherebbe altrimenti l’attualità de Le Macchiole, azienda pionieristica nel territorio bolgherese, eppure dall’aura giovane e dinamica. Visioni che ci riportano al suo fondatore, il compianto Eugenio Campolmi. Era il 1983 e certamente molte delle cose che sarebbero successe non potevano essere neppure immaginate. Oggi è la moglie di Eugenio, Cinzia Merli, che con delicatezza ed energia tutta femminea, guida questa realtà, dal tasso identitario fuori scala. Dalle scelte dei vini da monovitigno, dai percorsi agronomici a quelli enologici. Del Paleo, forse il più celebrato di tutti, abbiamo assaggiato molte annate. Un vino che non delude mai e che racconta le idee che lo fanno passato e attuale. La versione 2015 ci regala un vino mediterraneo, splendido per impostazione ed esecuzione. Dal frutto maturo e suadente, coeso a sensazioni tostate e ad una speziatura delicata. Le note più verdi e piccanti escono discrete alla distanza e trovano una bocca finissima quanto densa, dalla chiusura su rigogliose bacche di ginepro.
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