Era il 2010, quando la piccola cantina posta nei pressi del passo del Lume Spento - nata nel 2003 e condotta da un allora giovanissimo Riccardo Campinoti - cominciò ad emergere con i suoi Brunello dalla silhouette sottile e fragrante. Non era soltanto il risultato delle particolari condizioni pedoclimatiche aziendali, ma una vera e propria virata stilistica che ai tempi lasciò qualche dubbio nella critica, ma che oggi è da leggere come pionieristica. Il Brunello V.V. 2019 profuma di bacche di bosco, rose appassite, ginepro, spezie e liquirizia, con tocchi balsamici. In bocca è teso, fresco e dai tannini nervosi, chiudendo con un finale lungo e ingentilito da una piacevole nota agrumata.
(are)
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