Leone de Castris non ha certo bisogno di presentazioni. Si tratta di una delle più celebri cantine italiane, tra le più antiche del meridione e di tutto il Paese, con origini che risalgono alla seconda metà del ‘600 e, decisamente, la più rappresentativa della Puglia enopica. Veniamo dunque a questo Primitivo “super”, realizzato con uve sottoposte ad appassimento naturale in pianta. Successivamente il mosto svolge la fermentazione con macerazione per almeno 20 giorni a temperatura controllata e dopo la svinatura il vino viene messo in barrique di rovere, dove affina per almeno un anno. Un rosso molto maturo nei toni, che ricordano la frutta in confettura, i datteri, i fichi secchi. La bocca, altrettanto densa e strutturata, è morbida e grassa.
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