Stanchi del solito Chardonnay all’italiana? Provate ad assaggiare questo bianco di montagna che colpisce al naso per la grande integrazione tra le note di frutta (pesca gialla e agrumi) e i delicati sentori, mai troppo invasivi, regalati dal legno piccolo. Sensazioni nette anche al gusto: minerale, profondo, delicatamente speziato e dal lungo finale “piccante” e mentolato. Un vino “saporito”, dalle leggerissime sensazioni tanniche, difficile da dimenticare. Una vera perla della viticoltura eroica valdaostana. L'azienda è un punto di riferimento non solo per la sua Regione. L’impegno a trecentossessanta gradi di Costantino Charrère è noto ed è una delle molte belle storie del Bel Paese enoico.
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