Lionello Letrari, che purtroppo ci ha lasciati di recente, è stato uno dei maestri indiscussi per il vino trentino, e non solo per quanto concerne la spumantistica. Fra i suoi molteplici meriti l’aver fondato nel 1976 l’azienda che porta il suo cognome, oggi seguita dagli eredi inclusa la figlia Lucia, anch’essa enologa. Sempre grandi bollicine, quelle aziendali, come dimostra dopo oltre cinque anni di sosta sui lieviti anche questa Riserva non dosata: intensa, balsamica, fresca e tagliente, ma ben articolata al naso e al palato, con ricordi di fiori bianchi, agrumi, mela, mandorla e dolci da forno. Dalla chiusura fine e persistente, tal quale al suo perlage.
(Fabio Turchetti)
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