Ha una trama finissima il Barolo Sarmassa 2009 di Marchesi di Barolo, tanto da sembrare un pizzo d'altri tempi, in cui ogni filo s'intreccia con garbo e armonia, in modo quasi silenzioso, all'altro: polvere di ciliegia e noce moscata, un accenno di chiodo di garofano, liquirizia e cuoio si susseguono al naso, mentre in bocca il sorso è dolce, chinottato, dal tannino vivo ma docile, che lascia scorrere il sapore di frutta, cioccolato e ginepro. La sensazione è che abbia bisogno di tempo per concedersi appieno, ed è una licenza che gli si riconosce volentieri. Sarmassa è solo uno dei Cru storici su cui può contare la famiglia Abbona - proprietaria dell'antica Cantina dei Marchesi di Barolo dal 1929: c'è il Serragrilli per il Barbaresco, il Roccheri per il Nebbiolo d'Alba, il Bosset per il Dolcetto d'Alba, il Peiragal per la Barbara d'Alba e infine il Costa di Rose e il Cannubi per il Barolo. L'anno scorso si sono aggiunti anche 3 ettari a corpo unico di Cru Perno, che si aggiungono ai 102 totali distribuiti tra Langhe, Roero e Monferrato, da cui Ernesto e Anna Abbona, coi figli Valentina e Davide, ottengono un milione e 600.000 bottiglie all'anno.
(ns)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024