Non è il primo caso di “colonizzazione” del Nuovo Mondo enoico di un’azienda italiana. Ma il progetto di Masi Agricola assume un rilievo tutto particolare a partire dal fatto che si salda ancora una volta il legame storico fra Argentina e Veneto e, soprattutto, perché l’azienda veneta, da poco quotata in borsa con risultati più che lusinghieri, è riuscita a dare un’interpretazione alla produzione argentina capace di rispondere alle esigenze del mercato. Nella tenuta La Arboleda, nella Regione di Mendoza e precisamente nella valle di Tupungato, Masi ha di fatto celebrato un matrimonio tra vitigni solo apparentemente distanti: la Corvina e il Malbec. Il risultato è un vino dal carattere cosmopolita che, nella versione 2010, esprime profumi di ciliegia in confettura con note di menta e cannella, più propri della Corvina (leggermente appassita come da tradizione) e una progressione gustativa robusta, più nervosa e tannica, rintracciabile nelle caratteristiche principali del Malbec. Il finale è lungo dai ricordi di cacao e di vaniglia, frutto di una elevazione in barrique di oltre un anno.
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