Stropa, in dialetto veneto, è il legaccio di salice per legare la vigna. Su quella collina ventilata a Castelrotto, nel Veronese, dove nascono le uve del loro Amarone, Alessandra e Carlo legano ancora con il rametto in salice. Il legaccio viene poi riciclato attorno al collo della bottiglia, proprio sopra la ceralacca rossa. È uscita quest’anno la vendemmia 2011. Da viticoltura biologica e biodinamica, l’uva appassisce lentamente in cassette, all’aperto, per almeno 80 giorni. Saper aspettare nove anni, premia: il tempo dona una austera eleganza a quell’Amarone, per niente ruffiano, ispirato al maestro Bertani. Spezie e tabacco, il fascino di chi invecchia bene.
(Fiammetta Mussio)
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