Gli ettari vitati di Montevetrano sono appena quattro, sufficienti però a dare vita ad uno dei rossi più importanti d’Italia. Un vino che è diventato uno dei simboli fondamentali della rinascita enologica campana e anche un trampolino di lancio per il successo dello stesso Riccardo Cotarella, enologo dell’azienda fin dal 1991, anno della prima uscita del Montevetrano. Ma su tutti, Silvia Imparato, ex fotografa con la passione della campagna, capace di creare un piccolo capolavoro. La versione 2014 esprime mature sensazioni olfattive fruttate e floreali, rifinite da note di pietra focaia e ricordi di spezie orientali. In bocca, il vino è vibrante, cremoso, dai tannini morbidissimi, che accompagnano un finale lungo e saporito.
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