È un vino ben riuscito il Capitel della Crosara 2016: dai profumi freschi e dolci di amarena, erbe aromatiche, fiori appassiti, agrumi rossi e cenni tropicali, ha un palato stratificato, dove la struttura polposa e l’astringenza, il calore speziato e la citricità si alternano armoniosi dando ritmo al sorso. Un vino che storicamente nasce dalle uve dei contadini di un piccolo borgo della Valpolicella, custodi di un capitello ad un incrocio: un vecchio masso su cui traspare la figura della Madonna. Un tassello dei tanti che hanno costellato la lunga storia della cantina, che è nata nel 1892 grazie a Giacomo Montresor e che in oltre un secolo ha contribuito a costruire la notorietà della Valpolicella, anche grazie alla sua bottiglia satinata disegnata dal fondatore stesso nel 1921. Oggi l’azienda, a partire da 45 ettari vitati di proprietà, non produce solo i preziosi vini rossi di Verona, ma anche etichette di Lugana, Soave, Bardolino, con qualche digressione internazionale e una linea di bollicine. Nel 2018 Cevico e Cantine di Verona hanno rilevato l’azienda che nel 2022 ha raggiunto i suoi primi 130 anni di storia.
(ns)
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