Ci dev’essere un filo (rosso finora) che collega gente del vino vissuta al cuore di toscana e le contrade dell’Etna, da un po’ nuova thule dell’Italia enoica. Paolo Caciorgna ha glorie toscane a iosa, e orgoglio etneo puro e radicato. Lui è qui dal 2006, richiamato dalla sirena amica di Marco De Grazia (Terre Nere) e sedotto al volo. N’Anticchia (un tantino) è il suo primo vino (poi sono venuti Ciauria e Guardoìlvento), e come ogni primogenito gode di attenzioni, ma pure responsabilità speciali. Randazzo, 750 metri, Nerello pre-fillossera in gran parte, 18 mesi in barrique fatti in souplesse, incanta per avvolgenza e setosità, dialettico e seduttivo. Un gran vino.
(Antonio Paolini)
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