Tutto comincia nei primi anni Ottanta del Secolo scorso per opera di Umberto Portinari, a partire dalle vigne di famiglia, che coltivava soprattutto per passione. Oggi il “fondatore”, che alla passione ha aggiunto anche la professionalità, è affiancato dai figli Maria e Silvio che stanno portando un fresco entusiasmo. Quest'azienda a conduzione familiare alleva appena quattro ettari di vigna per una produzione complessiva di 20.000 bottiglie all’anno. Le sottozone di riferimento sono due: l’Albare, nella zona orientale del Soave, più pianeggiante e che confina con Gambellara, da cui arriva un Soave in surmaturazione, e il Ronchetto, nell’area collinare classica del Soave, dai terreni di origine vulcanica. Da quest’ultimo terroir proviene una versione 2012 del Soave Classico Superiore davvero originale e attraente. Ha un tratto aromatico suggestivo, non privo di sensazioni fumè avvolgenti, a tratti torbate, che seguono e precedono il frutto maturo. In bocca, il vino possiede sviluppo denso e articolato, dal finale ancora fragrante e capace di allungare con cambi di passo decisi, in un contesto di buona coerenza complessiva.
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