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LA GRIFFE

Quintodecimo Docg Taurasi Vigna Quintodecimo Riserva

Su i Quaderni di WineNews
Vendemmia: 2004
Uvaggio: Aglianico
Bottiglie prodotte: 2.200
Prezzo allo scaffale: € 140,00 - 145,00
Proprietà: Luigi Moio
Enologo: Luigi Moio

Luigi Moio, “o’ professore”, ha davvero bisogno di poche presentazioni. Se poi restringiamo il campo alla sua regione, la Campania, possiamo senz’altro affermare che si tratta di una vera e propria istituzione. Nato a Mondragone, in provincia di Caserta, nel ‘60, è ordinario di enologia dell’Università Federico II di Napoli, oltre a vantare numerose consulenze con altrettante aziende vitivinicole della regione. Fatto che ha contribuito non poco ha far crescere di livello queste realtà, dando l’idea delle immense potenzialità di questa terra, sia in termini di vitigni tradizionali che di vocazione dei molteplici territori. Per questo, e per molto altro ancora, abbiamo scelto la sua nuova azienda Quintodecimo come griffe del mese. Una realtà giovane, certo, lanciata da subito nell’olimpo enologico italiano proprio per i meriti e il blasone del suo straordinario artefice. Si trova a Mirabella Eclano, in provincia di Avellino, dove produce un numero limitato di bottiglie a prezzi decisamente alti. Dopo l’uscita dell’Aglianico, un Igt chiamato Terra d’Eclano, qualche bianco come la Falanghina Via del Campo e il Fiano Exultet, eccoci alle prese con il primo Taurasi di famiglia. Riserva, per giunta. Si tratta di un vino ancora giovanissimo, la vendemmia è quella del 2004, specie se teniamo in considerazione lo stile e la capacità di invecchiamento di questo tipo di prodotto. Il colore è rubino carico con sfumatura granata, i profumi raccontano complesse sensazioni di cioccolato, amarena tritata, frutti neri e radice di rabarbaro, fino a raggiungere un bel corredo speziato. Un vino straordinariamente intenso, capace di un palato altrettanto impressionante fatto di materia, calore, dolcezza fruttata e fittezza tannica. Doti ancora da amalgamare, certo, ma tanto imponenti da non poter passare inosservate. Le uve provengono da una vigna a 420 metri d’altezza, esposta a nord-ovest. Il vino affina per due anni in barrique di rovere francese e per altrettanti in bottiglia.

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