Siamo nell’estrema punta meridionale della Sicilia, che si sfoga nelle due isole delle Correnti e di Capopassero: dove si incontrano le correnti del Mediterraneo e del Mar Ionio, che riempiono l’aria di salsedine; dove il suolo ha fine tessitura calcareo-argillosa, che si adagia su antico sottosuolo lavico; dove sorge il paese di Pachino, che deve forse il suo nome ai greci e alla nomea di “terra abbondante di vino” (Paxus Oinos). Originari della zona, Carlo Scollo e Francesco Ristuccia hanno fondato l’azienda nel 2003 a un passo da Marzamemi (incantevole borgo antico di pescatori), piantando Nero d’Avola, Grillo, Catarratto e Moscato di Noto, Syrah, Cabernet Franc e Chardonnay. Oggi producono una dozzina di etichette, dal timbro nitido eppur complessi. Fra queste un Grillo in purezza chiamato Nassa, che deve il suo nome alla gabbia che i pescatori usavano un tempo per catturare i pesci. L’annata 2024 è dolce e intesa, ma anche fresco e vivace: note di frutta tropicale, di fiori di rosmarino, erbe officinali e agrumi, sosta a lungo in centro bocca lasciando tracce sapide e ammandorlate.
(ns)
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