La Maison Collard-Picard, situata a Villers-sous-Châtillon sulla riva destra della Marna, è quella che si dice un’azienda nata da un amore. Non solo quello fra i due proprietari della tenuta ma anche quello verso lo Champagne. Lui Olivier è il nipote di René, acerrimo difensore delle qualità del Pinot Meunier, lei Caroline, ha portato in dote vigneti Grand Cru della Cote des Blancs. La produzione attuale di Collard-Picard, 16 ettari a vigneto, è caratterizzata da uve pressate una sola volta e da vini non sottoposti a fermantazione malolattica ed è importata in Italia dal 2011 da Cecchi. L’oggetto del nostro assaggio è stato però uno Champagne del nonn di Olivier, affascinate e particolare, ottenuto, appunto, da sole uve Pinot Meunier. Questo 1976, certo non un millesimo storico nella Champagne, ha evidenziato una progressione gustativa ancora intrigante, con finale nettamente affumicato. I profumi mantengono il fascino immediato di un vino ormai prossimo ai 40 anni, ma sono sembrati meno in forma della bocca.
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