Non solo vino nelle terre del Chianti Classico. Un vino che, peraltro, invoglia con più convinzione ad abbinamenti semplici come quello con il pane e i salumi. Tra questi, il Mezzone è forse meno conosciuto, ma non meno goloso. Anticamente definito “Mortadella toscana”, la leggenda vuole che il Mezzone abbia origine nei primi anni del Novecento in quel dell’Impruneta, ad opera di famiglie contadine che, come tradizione impone a queste latitudini, lavoravano in casa il maiale, una delle poche fonti di proteine del tempo. Salame classico e finocchiona fanno da “genitori” al Mezzone: i due insaccati erano e sono ancora due prodotti tipici dell’area chiantigiana. Fu proprio durante la lavorazione di questi due salumi che il “norcino” vedendosi fra le mani un po’ d’avanzo dell’uno e dell’altro pensò bene, visto che del maiale non si butta via nulla, di unirli ed ottenne il Mezzone. Di lui si può dire tutto, tranne che sia famoso. Risulta sconosciuto alla grande distribuzione, ma lo si può trovare ancora oggi in talune botteghe della zona chiantigiana e i gourmet più curiosi di certo lo annoverano tra le prelibatezze che si possono incontrare nel Chianti. A differenza del salame toscano e della finocchiona o volgarmente definita “sbriciolona”, il Mezzone si distingue per la minore presenza di grasso all'interno dell'impasto, anche se distribuito in frammenti più grandi. A produrlo uno di qualità notevole la Bottega Faggi dell’Impruneta, classico “alimentari” di vecchio stampo, che è aperto dalla mattina all’alba fino a sera.
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