Anche se vanta una tradizione più lunga, Salcheto assume le sembianze che conosciamo oggi a partire dal 1997. E’ in questa data che Michele Manelli ne prende le redini, trasformandola in un modello oggetto di studio che mette al centro del suo percorso la qualità e soprattutto la sostenibilità ambientale. Vini di territorio, dunque, a partire dal Sangiovese e da vinificazioni non invasive, che rifuggono solfiti e lieviti selezionati. E poi una cantina “off-grid”, modello di efficienza ambientale. Il Nobile 2012 ha profumi di amarena e radici, con bei cenni agrumati e balsamici. In bocca è goloso e scorrevole, molto facile da bere senza perdere complessità.
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