E pensare che Giulio Salvioni ha iniziato a fare vino per hobby. Ma fin dall’uscita del suo primo Brunello, datata 1985, è stato un successo. La ricetta? Sangiovese, legno grande in cui il vino resta per quattro anni, nessun ringiovanimento e nessuna filtrazione. L’azienda produce 15.000 bottiglie all’anno (compreso il Rosso di Montalcino) e conta su 4 ettari di vigneto a Le Cerbaie Alte, versante nord-orientale di Montalcino. Il Brunello 2013 è una delle migliori versioni recenti de La Cerbaiola: i profumi di frutti rossi e pietra focaia sono come amplificati da cenni agrumati. Al palato, il vino sembra non rallentare mai il suo ritmo nervoso e la sua espansione sapida.
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