Per gli spumantisti un Pas Dosé è il supremo cimento. Il re è nudo, senza protezione: niente liquer d’expedition a mascherare uva non matura, o una vinificazione non precisa. Peggio ancora il Millesimato, spesso guardato con sospetto: la singola annata promette qualcosa di più e di diverso, ma possibile che essa sia speciale tutti gli anni? Il vino di casa Dotti evita incolume tali pericoli: al naso ha i fiori d’arancio e il frutto delicato di un’annata fresca. E il palato è tonico e profondo, corrispondente negli aromi che si allungano per l’attesa sapidità: con la polpa della materia prima selezionata, e la mousse fine di chi lavora con sapienza in cantina.
(Riccardo Margheri)
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